Ogni 25 novembre, Piazza del Campidoglio diventerà Piazza Mai più violenza sulle donne.
Un atto simbolico ma concreto: lo spazio della Capitale dedicato ai diritti e alle istituzioni si trasforma nel luogo della memoria e dell’impegno.
Lo abbiamo annunciato durante la seduta tematica dell’Assemblea Capitolina per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ha visto una forte e simbolica partecipazione delle scuole romane: presenti gli studenti e le studentesse dei licei Galilei, Gullace, Pertini Falcone e dei Centri di Formazione Professionale di Acilia e Castel Fusano.
Perché per combattere la violenza di genere, gravissima violazione dei diritti umani, dobbiamo partire dalle scuole, dove si costruiscono rispetto, relazioni sane, consapevolezza.
Non possiamo accettare che nel 2024 ogni 3 giorni sia stata uccisa una donna, non vogliamo arrenderci alla lettura dei nomi delle 76 vittime di femminicidio in Italia nel 2025, registrate dall’osservatorio Non Una di Meno.
A Roma più centri antiviolenza e una cabina di regia permanente
Nel corso della seduta tematica, l’assessora alle Pari Opportunità Monica Lucarelli ha illustrato le iniziative in corso per rafforzare la rete di protezione e supporto:
- progettazione della Casa Rifugio del Municipio V (8 posti letto)
- avanzamento dei centri antiviolenza nei Municipi VI e X, che finora ne erano privi
- completata la progettazione della Casa di fuga del Municipio XII
- individuati gli spazi per il nuovo Centro Antiviolenza di Corviale, con avvio lavori nel 2026
E poi la firma di un protocollo che istituisce una Cabina di regia interistituzionale, organismo permanente che riunisce Comune di Roma, Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia Locale, le ASL romane, l’Ufficio Scolastico Regionale e le Associazioni che gestiscono Case Rifugio e CAV. Un modello collaborativo per migliorare gli interventi di prevenzione e protezione.
“Nessuna Scusa” in Protomoteca: le voci dei giovani per la parità
Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ho voluto portare il mio contributo da donna, mamma e rappresentante delle Istituzioni, anche in Protomoteca all’iniziativa “Nessuna Scusa”.
Sono stati presentati i progetti, le idee e i contenuti realizzati da centinaia di ragazze e ragazzi che hanno partecipato al percorso “A Scuola di Parità”.
Lavorare con le nuove generazioni significa costruire cultura. È nei contesti educativi che nasce la capacità di riconoscere e respingere ogni forma di violenza. Anche nella famiglia.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i dati dell’Osservatorio STEP: una fotografia su come la stampa racconta la violenza, utile per orientare le politiche pubbliche.
Al Liceo Giulio Cesare: riconoscere la violenza per fermarla
Sono stata presente anche al Liceo Giulio Cesare, sempre tra i giovani ragazzi, per il progetto: “Studenti, come riconoscere la violenza di genere?”. Abbiamo affrontato insieme temi come: segnali precoci della violenza nelle relazioni, stereotipi da decostruire e l’importanza dell’ascolto e del supporto tra pari.
Un dialogo vero, fatto di domande, dubbi e consapevolezze che crescono. Con momenti bellissimi di cultura, tra la visione di un brano di un film e una rappresentazione storica sul tema.
Mai più indifferenza
Questa giornata ha lasciato una promessa chiara: mai più violenza, mai più silenzio, mai più indifferenza. A Roma, ogni giorno.
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