La pace si costruisce con piccole azioni quotidiane.
In un tempo in cui ci sono sofferenze e conflitti, non possiamo voltare lo sguardo dall’altra parte. Ognuno può dare il proprio contribuito. Costruire la pace significa anche scegliere le parole giuste, rinunciare all’aggressività, cercare il dialogo, anche quando è difficile. E oggi, più che mai, passa anche dal mondo digitale.
Per questo, come Presidenza dell’Assemblea capitolina, abbiamo voluto e promosso il “Facciamo Pace Tour – Strumenti digitali e processi di pace“, dedicato ai ragazzi delle scuole medie per promuovere un uso consapevole e responsabile della rete e dei social media come strumenti di dialogo e di pace.
Partito oggi all’Università di Tor Vergata, il progetto rientra nell’ambito delle iniziative programmate nel 2025 sul tema della pace. L’iniziativa nasce dall’esigenza di educare le nuove generazioni alla cittadinanza digitale, sviluppando competenze di alfabetizzazione e senso critico nell’utilizzo di Internet. Navigare in modo consapevole significa riconoscere e contrastare le piccole e grandi forme di violenza verbale online, valorizzando invece le potenzialità del web per diffondere messaggi positivi e costruttivi.
Il Tour prende ispirazione dalla Carta di Assisi per i bambini, firmata da Papa Francesco il 22 maggio 2024 e ideata da padre Enzo Fortunato, con Iside Castagnola e Roberto Natale. La Carta traduce in linguaggio semplice i principi della buona comunicazione e invita a utilizzare il web e i social non solo come strumenti, ma come veri e propri ambienti di relazione e crescita.
La prima tappa
400 studenti e studentesse in rappresentanza delle scuole medie dei Municipi IV, V, VI, VII e IX hanno partecipato al primo appuntamento del “Facciamo Pace Tour”. Erano presenti l’IC Mattarella con il plesso Casal Bertone e Cipriano Facchinetti; l’IC Artemisia Gentileschi, plesso via Carpineto; IC via Merope, plesso via Torrenova; l’I.C Corradini con il plesso S. Matteo e il plesso Ponte Linari; l’IC Ceneda; l’IC Orsa Maggiore.



L’intervento del Rettore Nathan Levialdi Ghiron
Educare al digitale non è solo insegnare a usare strumenti, ma a scegliere comportamenti. È lì che si costruisce la pace: nella
capacità di trasformare la rete in uno spazio dove il confronto diventa conoscenza e la differenza, valore. Accompagnare i
giovani in questo percorso significa dare loro la possibilità di abitare il digitale con consapevolezza e senso critico, come
cittadini capaci di costruire relazioni autentiche anche online.
I relatori
Sono intervenuti, oltre Nathan Levialdi Ghiron, rettore Università di Roma Tor Vergata: Iside Castagnola, associazione Articolo 21, avvocata esperta in tutela dei diritti dei minori; per Roma Tor Vergata Andrea Buratti, ordinario di Diritto pubblico comparato e Andrea Volterrani, associato di sociologia dei Processi culturali e comunicativi; Emanuele Caroppo, psichiatra, dirigente del Dipartimento di salute mentale Asl Roma 2; Silvia Favulli, project manager Scai Comunicazione.
Hanno partecipato anche il presidente del Municipio VII Francesco Laddaga e gli assessori competenti per la scuola dei Municipi coinvolti.
La seconda tappa
Una rappresentanza di studenti e studentesse delle scuole medie dei Municipi VIII, X, XII e XIII di Roma sono stati i protagonisti del secondo incontro di “Facciamo pace tour” all’università di Roma Tre.
Erano presenti gli istituti comprensivi Boccea 590, Gianicolo, Piazza Forlanini, Aristide Leonori, Carlo Alberto Dalla Chiesa.




L’intervento del Rettore Massimiliano Fiorucci
Parlare di pace oggi significa educare al dialogo, alla consapevolezza e al senso critico. La pace non è un concetto astratto, ma un processo che si costruisce ogni giorno attraverso l’ascolto, il confronto e la responsabilità verso gli altri.
La scuola e l’università hanno il compito di formare cittadini consapevoli, capaci di comprendere la complessità del mondo e di contribuire a renderlo più giusto e solidale. L’educazione digitale e l’uso consapevole della rete rientrano in questo percorso: strumenti fondamentali per promuovere una cultura del rispetto e della conoscenza reciproca. È dai più giovani, che rappresentano il nostro futuro, che dobbiamo ripartire per costruire una società fondata sulla pace e sulla partecipazione.
I relatori
Sono intervenuti: Iside Castagnola (associazione Articolo 21, avvocata esperta in tutela dei diritti dei minori); Elisabetta Frontoni (associata di Diritto Costituzionale); Emanuele Caroppo (psichiatra, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma 2); Francesco Agrusti (associato di Pedagogia Sperimentale); Michele Franzese (founder di Scai Comunicazione).
Presenti anche il direttore generale dell’Università Roma Tre Alberto Attanasio, i presidenti del Municipio XIII, Sabrina Giuseppetti, e del Municipio XII, Elio Tommasetti, e l’assessora alle politiche scolastiche ed educative del Municipio VIII, Francesca Vetrugno.
La terza tappa
Si è chiuso, con la terza tappa, presso la Sapienza Università di Roma il “Facciamo Pace Tour – Strumenti digitali e processi di pace”. Protagonisti dell’incontro sono stati gli studenti delle scuole medie dei Municipi 2, 3, 14 e 15.






L’intervento della rettrice Antonella Polimeni
Accogliere le ragazze e i ragazzi delle scuole medie del territorio romano nella nostra Università per parlare di pace e di responsabilità digitale è un contributo alla costruzione di una coscienza comune ispirata ai principi fondanti di ogni società civile.
La scuola e l’università, insieme alle istituzioni, hanno il compito di offrire ai giovani strumenti critici e consapevoli per muoversi in un mondo complesso sempre più sconvolto dalle guerre, dai conflitti e dai nuovi pericoli della rete. È proprio dal loro entusiasmo e dalla loro partecipazione attiva che nasce la speranza concreta di una società più attenta, inclusiva e capace di costruire quotidianamente la pace.
Ringrazio la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli per questa bella iniziativa.
I relatori
Con la Rettrice Antonella Polimeni, sono intervenuti Iside Castagnola (associazione Articolo 21, avvocata esperta in tutela dei diritti dei minori); Maria Cristina Marchetti (docente di Sociologia dei fenomeni politici, e direttrice Dipartimento di Scienze Politiche); Alessandro Saggioro (docente di Storia delle Religioni e direttore Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo); Emanuele Caroppo (psichiatra, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma 2).
Hanno partecipato anche i presidenti e gli assessori dei Municipi coinvolti.
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