L’idea di trasformare i silos del cantiere Metro C a Piazza Venezia in opere d’arte è diventata realtà.
Una proposta nata dalla mozione a mia prima firma, approvata dall’Assemblea Capitolina lo scorso settembre, che ha preso forma grazie alla collaborazione della società Metro C e di tutti coloro che hanno reso possibile questo ambizioso progetto.
E’ stato emozionante assistere allo svelamento della prima opera “Costellazioni di Roma” di Pietro Ruffo, con la quale abbiamo avviato la serie di installazioni che saranno realizzate da importanti artisti.
Saranno ben 6 artisti di respiro internazionale ad alternarsi ogni 4 mesi sui dieci silos.
L’opera è alta 10 metri, lunga 64 e con una superficie di 640 metri quadrati e rappresenta tredici figure mitologiche del calendario astronomico, immagini antropomorfe e animali fantastici, in un disegno tracciato in blu su fondo bianco.
Oltre a Ruffo, si alterneranno fino a dicembre 2026: Elisabetta Benassi, Liliana Moro, Marinella Senatore, Toiletpaper e Nico Vascellari.









Arte e trasformazione
Nel cuore di Roma, offriamo alla città e ai suoi visitatori, anche in vista del Giubileo, un esempio di come l’arte possa integrarsi con il tessuto urbano anche in contesti di trasformazione e sviluppo. Nonostante la complessità dei lavori, l’obiettivo è trasformare un cantiere strategico per la mobilità cittadina in un’opportunità di bellezza e creatività.
I silos diventano vere e proprie tele, un museo contemporaneo a cielo aperto capace di dialogare con la storia millenaria che ci circonda. Vogliamo dunque che cittadini e turisti possano vivere l’esperienza dell’arte anche in spazi inaspettati, dove passato e futuro, tradizione e innovazione si intrecciano.
Ringrazio in particolar modo i consiglieri capitolini che hanno condiviso questa visione e, soprattutto, i cittadini di Roma che con pazienza vivono i cambiamenti della città. Insieme, dimostriamo come l’arte possa trasformare, ispirare e valorizzare la vita urbana.
Le parole del Sindaco
Pensiamo che il cantiere sia una sfida e un disagio, ma è anche un’opportunità. Abbiamo pensato che fosse giusto che Roma cogliesse l’opportunità per mostrare il meglio dell’arte contemporanea. L’idea che i cantieri possano essere anche spazi espositivi è molto bella. Speriamo che passando in questa piazza i romani penseranno non solo alla futura stazione ma possano anche ammirare un’opera d’arte.
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