fbpx

Approvata mozione per nuova legge sulla Cittadinanza

L’Assemblea Capitolina ha approvato la mozione sulla Legge sulla cittadinanza. Per una città inclusiva ed accogliente per tutti.
 
Grazie al voto di buona parte dei gruppi consiliari, e la quasi totale condivisione da parte dei consiglieri capitolini.
L’Assemblea Capitolina impegna il Sindaco Roberto Gualtieri e la Giunta a sollecitare il Parlamento a concludere l’iter per la nuova legge sulla cittadinanza.
 
Lo scopo è quello di garantire la cittadinanza italiana a donne, uomini, bambine e bambini che vivono in Italia e che sono figli di genitori non italiani, con procedure finalmente più rapide.
 

Una cerimonia pubblica

Inoltre, si è decisa l’istituzione di una cerimonia pubblica, da tenersi il 17 marzo di ogni anno, in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”. In questa ricorrenza i diciottenni che avranno acquisito la cittadinanza italiana riceveranno in dono una copia dello Statuto di Roma e della Costituzione italiana.
 

Cosa prevede la nuova legge in discussione

Prevede, dopo il completamento del ciclo di cinque anni di studio nelle scuole italiane, la possibilità per i minori stranieri di avere la cittadinanza italiana. Si tratta di una possibilità che spetterebbe sia ai bambini nati in Italia e sia ai bambini che sono arrivati in Italia prima del compimento del 12esimo anno di età. Previa domanda presentata da entrambe i genitori del minore.

Dopo varie bocciature dello Ius soli, si darebbe il via libera allo Ius Scholae, cambiando la situazione odierna molto più complicata.
 

Cosa succede oggi

 
Un bambino che nasce in Italia è italiano se uno dei due genitori ha la cittadinanza italiana. Altrimenti deve richiedere la cittadinanza italiana solo al compimento dei diciotto anni di età e dopo aver risieduto in Italia legalmente e ininterrottamente. Chi, invece, è nato in Italia, magari poi si è trasferito e vi è tornato, per chiedere la cittadinanza italiana deve risiedere in Italia almeno per 10 anni in maniera consecutiva e avere un lavoro stabile e con un reddito tale da permettergli di vivere adeguatamente. 
 
Leggi le altre notizie del blog
 
 

Scritto da Emanuele Forlivesi

7 Comments

7 Commenti

  1. michele scarantino

    Condivido ed approvo,
    Grazie Michele Scarantino

    Rispondi
      • adrianafriedjung54@gmail.com

        Condivido ed approvo grazie

        Rispondi
  2. Nereo Benussi

    assolutamente d’accordo, questa Amministrazione ha recepito l’importanza di dare e restituire dignità ed identità alle persone, grazie

    Rispondi
    • Sergio Colombi

      Buongiorno,

      sono d’accordo con la proposta da Voi avanzata.

      Sergio Colombi

      Rispondi
  3. Vincenzo Antonio Ambasciano

    Buongiorno. Sono Vincenzo Antonio Ambasciano. Sono d’accordo sulla legge. Penso che comunque si debba ampliare l’ottica e parlare di integrazione. La strada per raggiungere una vera integrazione è ancora molto lunga. Cito una frase di Martin Luther King che riassume il concetto.
    “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”.
    Grazie V.A.Ambasciano

    Rispondi
  4. Enzo Rossi

    Condivido ed approvo anche io mi sembra una cosa più che giusta!

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premiati i vincitori del bando Sementi

Premiati i vincitori del bando Sementi

A maggio avevamo lanciato tre bandi su volontà mia e dell'Assemblea capitolina, per contributi destinati a progetti socio-culturali. Oggi sono stati premiati i vincitori del bando "Sementi", o meglio alcuni dei progetti vincitori. Il nostro obiettivo era quello di...

leggi tutto