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La città di Gabii diventerà area archeologica di interesse mondiale

Il 10 Gennaio 2023 l’Assemblea Capitolina, insieme a tutte le forze politiche, ha approvato il progetto di riqualificazione dell’area archeologica della città di Gabii con lo scopo di creare continuità tra aree verdi urbane ed una loro migliore fruizione per cittadini e turisti. Lavorando insieme a Municipio VI e Città Metropolitana di Roma

L’obiettivo è quello di far diventare la città di Gabii una risorsa artistico-archeologica paragonabile ad Ostia antica, un‘attrazione turistica di portata mondiale. Così facendo anche i territori periferici sarebbero così potenziati e diventerebbero attrattivi dal punto di vista turistico. La integreremo e collegheremo al nascente Parco Lineare di Roma Est, che si estende da Porta Maggiore fino all’area della città di Gabii, per realizzare un grande polo turistico e ambientale.

Ruolo fondamentale in questo progetto è anche il coinvolgimento dei comitati territoriali già molto attivi in zona insieme al contributo dei cittadini, in sinergia con le commissioni capitoline turismo, cultura, ambiente e mobilità.

Questo ci permetterà di sfruttare al meglio i fondi stanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), per la riqualificazione del parco e costituendo una risorsa importantissima sia in termini turistici che ambientali, a vantaggio dei romani e dei visitatori.

Unione tra la città di Gabii e Roma

Vogliamo unire Roma ed i romani con l’antica città di Gabii, una dei grandi centri laziali di epoca protostorica che rientra, unitamente a Tibur e Praeneste, tra le città che controllavano la bassa valle dell’Aniene e gli accessi alla valle del Sacco e del Liri, costituendo pertanto un epicentro politico e culturale di fondamentale rilevanza nel Latium vetus prima dell’ascesa di Roma, localizzata a circa 20 chilometri a est di Roma, al XII miglio della via Prenestina antica, sul ciglio meridionale di un cratere vulcanico, occupato sino alla fine del XIX secolo da un lago noto come “lacus Buranus” o “lacus Sanctae Praxedis”, o ancora come lago di Castiglione.

Proprio per questo creeremo collegamenti di mobilità, metteremo in sicurezza l’area con recinzioni e telecamere, svilupperemo una rete per il rilancio e la fruizione dell area collaborando con la Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, svilupperemo un palinsesto di iniziative culturali continuative a partire dalla prossima estate e daremo ampio spazio sui canali di comunicazione.

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Scritto da Danilo Aglioti

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