A maggio avevamo lanciato tre bandi su volontà mia e dell’Assemblea capitolina, per contributi destinati a progetti socio-culturali. Oggi sono stati premiati i vincitori del bando “Sementi”, o meglio alcuni dei progetti vincitori.
Il nostro obiettivo era quello di proseguire il percorso di apertura delle istituzioni alla nostra città, coinvolgendo le romane e i romani, anche in ottica intergenerazionale, su temi centrali per la nostra comunità. Possiamo dire che ci siamo riusciti.
I vincitori
Ho preso parte agli spettacoli e alla premiazione di due progetti vincitori del bando “Sementi”, ai teatri Trastevere e San Paolo, con l’associazione culturale “Teatro Trastevere” e l’associazione culturale “I Cerchi Magici“.
Entrambi i progetti hanno reso protagonisti studentesse e studenti giovanissimi (elementari e medie) di alcune scuole romane.
“Teatro Trastevere”, per il progetto intitolato “La Città di Tutti” ha scelto di creare un contest rivolto alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Scuole prevalentemente di periferia e multietniche, dove l’inclusione si sperimenta come pratica quotidiana, con un grande impegno da parte degli insegnanti che lavorano a contatto con i bambini e i ragazzi.
I ragazzi hanno realizzato testi e video sul tema dell’inclusione.
1° Premio: IC Casal Bianco – I colori dell’inclusione
2° Premio: IC Tullio De Mauro – Basta poco per essere tanto
“I Cerchi Magici”, hanno invece sviluppato il focus sulle migrazioni e gli immigrati. Quegli “altri” che eravamo noi, nel passato, quando dall’Italia i nostri nonni e bisnonni cercavano altrove un futuro migliore. Sono riusciti a farlo tramite uno spettacolo teatrale con musiche dal vivo. Ho apprezzato tantissimo il modo di affrontare, con l’arte, i temi dell’immigrazione contro le discriminazioni di ogni genere, facendo collaborare gli alunni insieme ad attori e musicisti professionisti.
Bravi ragazzi!


Per una società migliore
Come affermato anche dai docenti e responsabili dei progetti, il bando è servito da pretesto coinvolgendo i più giovani, per fermarsi e guardarsi nelle classi, tra compagni. E chiedersi come si sta, cosa si vuole essere. Insieme.
Perché oggi o lo fanno i ragazzi, che sono il futuro, imparando a come si vorrà stare nel mondo, o non lo farà nessuno.
Il tema cardine, quello dell’inclusione, ha permesso agli studenti di mettersi in gioco, nelle loro diversità e relazioni, avendo l’opportunità di essere davvero se stessi e conoscersi meglio.
Ancora una volta, il teatro e le arti performative dimostrano di essere strumento meraviglioso ed efficace di esperienza e conoscenza, soprattutto per i più giovani.
Adesso non vedo l’ora di conoscere gli altri vincitori dei progetti, prima di replicare il bando anche per il prossimo anno.
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